MINACCE UNGHERESI

http://www.grupposiluro.it/PescaFrodo/aggiornamento_ungheresi.htm

http://www.grupposiluro.it/PescaFrodo/pescafrodo.htm

Oggi, attraverso i nostri canali informativi, siamo stati messi a conoscenza che le bande criminali di origine ungherese, presenti lungo il Po, che si dedicano alla pesca di frodo, al contrabbando di carne di siluro e all'occupazione abusiva di interi areali fluviali, hanno minacciato ritorsioni nei confronti dei pescatori sportivi italiani dediti alla pesca nelle loro aree di interesse.

In particolare, l'avvicinarsi della stagione calda che coincide con la ripresa della loro attività criminale, vorrebbe essere protetta da intimidazioni che ci impedirebbero di continuare le attività di monitoraggio e denuncia in cui il GSI si è distinto negli ultimi anni.

Per tanto:
1) non andate a pesca da soli nelle aree afflitte da queste realtà criminali;

2) durante le sessioni notturne uno (o più di uno) rimanga vigile;

3) non lasciate incustodite le autovetture per lunghi periodi lontano dalla vostra vista;

4) assicuratevi di avere almeno un cellulare che abbia linea in caso di richiesta di soccorsi o intervento degli organi di polizia;

5) sappiatevi difendere qualora siate nell'impossibilità di chiedere aiuto.

Accettare passivamente minacce intimidatorie, accettare vigliaccamente di dover cedere oltre ai pesci, anche il diritto di pescare a questi banditi, non è accettabile ne tollerabile.

Il Direttivo GSI pertanto vi esorta a recarvi presso il primo posto di polizia utile per denunciare eventuali atti tesi a intimidire o a ledere la vostra persona qualora assistiate o siate vittime di simili azioni da parte di affiliati all'organizzazione ungherese.

Chi può divulghi il messaggio anche attraverso i forum di altre associazioni di pesca, in quanto uno di questi criminali potrebbe non fare distinzione se la vettura, la tenda o il gruppo di pescatori
appartiene ad un'associazione piuttosto che a un altra o semplicemente si tratta di campeggiatori ignari della drammatica situazione che vive il Po.

Gianluca Milillo, Il Basco.