Come nasce un clonk

Da molto tempo mi chiedevo, come avveniva la costruzione di un clonk, quello strano pezzo di legno, che per lunghe ore tutti battiamo in acqua, nel tentativo di attirare i siluri nelle vicinanze delle nostre esche. Per accontentare questa mia curiosità, ho avuto il piacere di essere ospitato dal signor Carlo Tarenzi, nel suo piccolo laboratorio, ricavato nel garage sotto casa, dove per mio avviso sono costruiti i  migliori clonk che si trovano in giro. 

Si pialla il grezzo

Si intagliano le sagome

Vediamo insieme, grazie all'aiuto di qualche fotografia, quali sono le fasi principali della loro nascita: per prima cosa il signor Tarenzi, ricava un parallelepipedo di legno adatto e delle dimensioni necessarie alla costruzione di due pezzi, e con una pialla da legno ne pareggia accuratamente i lati. Dopo di che utilizzando delle sagome in alluminio con la forma dei clonk, che si vuole ottenere, traccia un disegno su una delle facce del tronchetto di legno, precedentemente levigato. In tal modo, seguendo con una sega a nastro il disegno schizzato sul legno, è possibile ottenere dei pezzi dalla sagoma molto vicina a quello che sarà il risultato finale.

A questo punto, inizia il vero e proprio lavoro da "certosino", che trasforma i pezzi di legno dalla forma grezza e irregolare, in veri capolavori d'artigianato; infatti, è grazie alla pazienza e all'esperienza d'utilizzo di piccole mole, seghetti e innumerevoli tipi di lime, che il clonk prende vita.

Si comincia a lavorare di lima e....

Una serie di clonks fatti a mano

....mola.

Con passione e soprattutto pazienza Carlo, millimetro dopo millimetro plasma le teste dei clonk, donandogli quella forma così particolare, che una volta battute in acqua nel modo giusto emettono il suono caratteristico, che rende questi strumenti infallibili verso ogni siluro.

Fino a quando il clonk....

...prende vita.

Alla fine, dopo un'accurata verniciatura con impregnante e vernice trasparente, che li rende completamente impermeabili, ed una meticolosa personalizzazione, con tanto di firma (CT), utilizzando un ferro rovente, ecco che gli stupendi clonk sono pronti per regalarci infinite catture ed emozioni.

Eccoli belli che pronti

I grezzi ed il prodotto finale

Le lime utilizzate

Il signor Carlo Tarenzi, non è titolare di nessuna ditta, ma il suo lavoro è soltanto un favoloso hobby, che gli permette di godersi la sua vita da pensionato, con tranquillità ed allegria, tra una pescata a siluri e la costruzione di un clonk. Fatta questa premessa, posso comunque aggiungere che se siete interessati ad avere uno di questi gioielli d'artigianato, direttamente a casa vostra, non vi resta che contattarmi via e-mail, ed io penserò a mettervi in contatto con il signor Tarenzi.

E ORA IL TARENZI SFORNA ANCHE IL KAKITOSS!!!


Il clonk