Cartoline dall’Italia

 

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L’utilizzo della cartolina per salutare i parenti e amici a casa ormai è un’usanza del passato, perché sms e mms hanno preso il suo posto.  

Ora in ricordo di quei tempi mi permetto di inviare tramite le pagine di Pescare, alcune cartoline scattate mentre giravo per fiumi e laghi d’Italia.  

Pronti per il viaggio?  

Laghi di Mantova  

Il comune di Mantova attraverso un’ordinanza sindacale del 2006, ha vietato la commercializzazione e l’alimentazione del pesce pescato nei laghi e in tutti i corsi d’acqua ad essi collegati.

Questa ordinanza nasce dal fatto che i controlli effettuati dall’Asl, hanno riscontrato un alto tasso di PCB nelle carni dei pesci.  

Appena giunto sulle sponde del lago inferiore ho trovato il cartello di divieto di alimentazione e un altro cartello con tutte le regole e divieti.(foto 1-2)  

Arrivato sulla riva noto subito il bel colore rosso dell’acqua e trovo una decina di pescatori che pescavano breme e gardons e li riponevano: o dentro la nassa, oppure dentro a delle buste di plastica; ho pensato: “speriamo che le diano al gatto”, poi ho ripensato : “eh no al gatto no, poveretto!”.  

I pescatori venivano poi controllati dal guardia pesca del lago, che dopo il controllo della licenza se ne tornava da dove era venuto, forse pensando “se si vogliono far del male da soli, che si mangino pure il pesce…”.  

Lascio alle mie spalle i pescatori “buongustai” e mi ritrovo davanti una sponda piena di tende da campeggio.(foto 3)

La cosa parrebbe normale se sul lago non ci fosse il divieto di campeggio.  

Incuriosito mi avvicino e ammiro con i miei occhi l’ennesima attività abusiva , infatti sul lago c’è un “waller camp” gestito da tedeschi, con tanto di casa galleggiante,parcheggio,attracco e barche pronte all’uso.(foto 4)  

A parte le tende tedesche sul lago non se ne vedono altre, eppure essendo sotto gli occhi di tutti nessuno dice niente, come è possibile?  

Chiacchierando con alcuni anziani del posto, si verrà poi a sapere che colui che dovrebbe impedire tutto ciò è la stessa persona che guarda a caso…fa il rimessaggio e costruisce le barche per i tedeschi.  

Questo lavoretto di arrotondamento dello stipendio, gli permette anche di non vedere due barche sempre con sopra i pescatori tedeschi pescare dentro il parco del Mincio, e sempre per via di questa miopia non vede neppure che utilizzano le boe per la pesca del siluro, altra cosa vietata sul Mincio per via della navigazione.  

Quasi quasi mi metto nell’auto una targa tedesca…  

Po di Volano  

Continuano a giorni alterni le apparizioni della “misteriosa” schiuma bianca nel Po di Volano.(foto 5)

L’odore di detersivo è inconfondibile, mentre devono essere un po’ più confusi i prelievi e le relative analisi effettuate dai tecnici dell’Arpa, visto che il problema persiste da anni e ogni volta che viene fatto un prelievo poi il risultato delle analisi….si dissolve nell’ambiente come bolle di sapone.

A gennaio la schiuma era talmente tanta che il vento l’ha sparsa pure per i campi, che peccato fosse successo un mese prima sarebbe stato un natale con la “neve”.(foto 6)  

Fiume Lamone e fiume Panaro  

Nel caso non vi piaccia la neve, vi potrete sempre prendere un po’ di sole lungo i fiumi della bassa padana, visto che per motivi di “sicurezza idraulica” sfalciano chilometri e chilometri di rive (basandosi su una legge “attualissima” ed a passo con i tempi del 1902 ) anche in quei corsi d’acqua dove di piene catastrofiche non le vedono da quell’anno in cui fu fatta la legge.

Il Lamone tra l’altro era stato al centro di una riunione della Provincia di Ravenna (novembre 2006), in cui diversi assessori lo elevavano ad esempio da seguire, perché la gestione di questo fiume era il via ad un progetto di riqualificazione, salvaguardia e valorizzazione del territorio e del paesaggio.(foto 7)

E’ un po’ come il gioco nella Settimana Enigmistica: trovate le 7 differenze!(foto 8-9-10-11)  

Cave di Poggio Berni  

Una domenica pomeriggio su indicazione di un amico romagnolo, sono andato a vedere le cave che stanno dietro al cementificio di Poggio Berni (Rimni), perché dentro sono stati catturati alcuni siluri.

Arrivato sul posto trovo diversi cartelli che mi avvertono di vari pericoli lungo il mio percorso, fra tutti manca quello con scritto: “a chi è fornito di un minimo di coscienza è vietato guardare”.(foto 12-13)

Davanti ai miei occhi trovo sì 4 belle cave, ma dell’acqua non c’è più traccia, ora è solo cemento!(foto 14-15)

Nei laghi è stata riversata della calce e altro materiale edile creando così delle sabbie mobili, però se ci pensate bene anno risolto a modo loro con un colpo di “cazzuola” il problema dell’alloctonia.  

Cosa collega fra loro tutte queste cartoline?  

Direi che se nel nostro privato se vogliamo tagliare un pino morente nel giardino dobbiamo chiedere l’autorizzazione dal comune, se vogliamo coprire un buco idem, se riversiamo acque “speciali” idem, se vogliamo aprire un’attività idem….nel pubblico invece si possono tagliare chilometri di alberi,inquinare acque e inventarsi delle attività senza che molto spesso nessuno dica nulla.  

Michele Valeriani

Presidente Gruppo Siluro Italia